Il testo della canzone
in Quindi? (2010)
Di giorni inutili ne ho già passati troppi
con le unghie in bocca a disegnare scarabocchi
escludo prospettive tese sull’azione
i bei propositi scolpiti in preda alla ragione
per arricciarmi più dei miei capelli
tra ingorghi di naufragi sugli scogli
ho un’ansia senza coda di lucertola che scappa
da un lato muoio un po’
dall’altro resto vivo per metà
Respiro nuvole per essere di pioggia
respiro lampi per schiantarmi dentro il tuono
per crescere tempeste basta un soffio
si rovescia il cielo
stride la speranza come un graffio
che può toglierti il respiro
nemmeno tu mi credi
mentre te lo giuro
sto con le spalle al muro
voglio almeno illudermi della mia ingenuità
di credere che infondo sia diverso
ed è per questo – penso – che
Di giorni inutili ne ho già passati troppi
silenzi immobili incastrati in mezzo ai denti
orgoglio a grappoli raccolti a fine estate
passiti al sole e morti al freddo delle nevicate
e pugni di indecenze dritti al naso
sorrisi storti inciampano sul viso
la fuga senza coda di lucertole impazzite
da un lato la salvezza
dall’altro un abbandono mite
le mie radici affondano nell’aria
sorprese dai ritorni a prima sera
e dimmi tu se c’eri
dimmi tu dov’eri
nascosta in fondo a flutti di pozzanghere
che infangano il respiro
nemmeno tu mi credi
mentre te lo giuro
sto con le spalle al muro
voglio almeno illudermi della mia ingenuità
di credere che infondo sia diverso
ed è per questo che respiro
per chi ha provato a soffocarmi
chi ha voluto condannarmi
con le spalle al muro
voglio ancora illudermi che la mia ingenuità
mi dica che davvero sia diverso
ed è per questo – penso – che
di giorni inutili ne ho già passati troppi
non ho più vie d’uscita
dove vuoi che scappi
dovrò staccare via la coda per riscatto
dalla tua parte gli occhi
dalla mia soltanto il pianto
Il video della canzone
Un libro sul tema: E quindi – Lanfranco Schuhmann