Il testo della canzone
in Quindi? (2010)
Flebile irreale la luce incognita
come di cattedrale
quasi alabastrina si promana inesorabile
è livida, è gelida la quiete
prima di infrangersi
nevica sulla discesa e nevica sulla mia attesa
nevica sull’altopiano e nevica sulla mia mano
nevica sul lastricato e nevica sul mio segreto…
ed io dov’ero…
algido irreale il tempo immobile
come di cattedrale
soffoca ogni fremito in un vuoto muto e attonito
si schiantano brine cristalline di acciaio lucido
nevica sulla discesa e nevica sulla mia attesa
nevica sull’altopiano e nevica sulla mia mano
nevica sul lastricato e nevica sul mio segreto
Il video della canzone
Un libro sul tema: E quindi – Lanfranco Schuhmann
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Quindi? (2010)
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