Il bagliore dato a questo sole:
il significato della canzone di Max Gazzè

QUAL È IL SIGNIFICATO DEL BRANO Il bagliore dato a questo sole?

Dopo questo articolo su il solito sesso, ho deciso di avviare una rubrica con i significati delle canzoni di Max. A volte davvero intricati! Provo allora a dare una mia personalissima interpretazione: nasce da una mia idea e il significato non può che essere soggettivo! Non ha la pretesa di essere certamente l’originale motivazione e significato a cui pensavano Max e suo fratello Francesco quando scrivevano i testi. Pronti? Via!

Il bagliore dato a questo sole (testo e accordi) è stata scritta da Max Gazzè e Francesco Gazzè e pubblicata nell’album Contro un’onda del mare pubblicato nel 1996.

Il tema predominante di questa particolare canzone è l’idea di sentirsi liberi e leggeri. Il concetto di leggerezza prende lentamente spazio al crescere della potenza musicale del brano: non si tratta però di una leggerezza frivola e vana; si tratta invece di quella leggerezza necessaria per sorvolare i problemi e le paure che ogni giorno ci accompagnano. E così, grazie a questa, si possono finalmente spiegare le ali e sentirsi liberi di volare come delle rondini in primavera. O come il gabbiano Jonathan Livingston.

«Ho visto fiere rondini
bruciare di passione
volando basse e rapide
ridendo piano»

Fin dalle prime parole si fa riferimento alle rondini e al loro modo di volare: fiero e passionale. E come se la ridono! Soddisfatte per i loro rapidi voli. Una metafora che nel testo ricorda l’approccio che abbiamo nell’affrontare la vita.

«le ho viste, stanche e affrante
posarsi sul mio balcone
le ho sentite parlare, parlare
tenendosi per mano»

Anche il divertimento consuma energie. Fermarsi ogni tanto è lecito, anzi doveroso. Cosa è necessario? Un posto sicuro, un po’ di riposo e magari un’altra persona accanto con cui condividere tutto ciò che ti circonda, tenendosi per mano per darsi forza a vicenda. E sta sicuro che il prossimo volo sarà ancora più fluido.

«Ho paura di cadere
disse la più bella
di scoprire che i miei voli,
son stati di cartone
di scoprire chi ha creato quella stella
che dall’alto osserva tutto»

Ma cosa si raccontano quelle rondini con tutti quei cinguettii? Forse del nuovo colore di piume delle rondini VIP? O forse dell’ultimo modello di Smartphone? Nient’affatto! Discutono delle loro paure. Persino la più bella, che da fuori sembra così leggiadra ed elegante, nutre dei dubbi durante le sue acrobazie. Ha paura che tutto sia una finzione, di non essere abbastanza; si chiede persino se ci sia un Dio o meno, vuole scoprire l’origine del mondo.
Dubbi e paure che rischiano di farti vacillare.. e farti cadere.

«la più piccola la ascolta,
ali chiuse, sguardo spento
forse impreparata
ad un tema così amaro.
E lei non parla»

La più piccola – e dunque inesperta – non è ancora pronta per buttarsi nel vuoto. È ammutolita dalla paura e persino il suo sguardo non fa trasparire emozioni… Ma cerca tuttavia di ascoltare la rondine più saggia.

«Liberi di vivere
liberi di ascoltare
le illusioni della mente
e dell’anima,
liberi dai pensieri
dai riflessi della mente
e dell’anima,
liberi di ascoltare
le ragioni dentro al cuore
e dell’anima»

Arriva qua l’urlo per la libertà: un desiderio che diventa realtà quando ci si butta nel vuoto e si inizia a volare. E noi? Che ancora non abbiamo imparato a volare? Noi siamo liberi di ascoltare quello che ci dice il nostro cuore, la nostra anima e la nostra mente; e siamo al contempo liberi di scansare via i pensieri negativi che ci attanagliano. Occorrono volontà, desiderio ed esperienza per cambiare mentalità, sentirsi liberi ed imparare a volare. La razionalità è importante ma non sempre azzecca quello che è giusto per noi: è per questo che è altrettanto fondamentale ascoltare le ragioni del cuore.

«E questi giorni in bianco e nero
accartocciati dentro fogli da disegno
dove due colori son bastati per guardare
le foto di famiglia»

La paura fa vedere il mondo in bianco e nero, senza sfumature nè gioie delle quali si potrebbe godere, adesso. Basterebbe poco per vedere tutto a colori, e invece… ci si fissa su una certa mentalità, come se si stessero guardando vecchie foto di un passato impossibile da cambiare. Come se il passato, condito dalla nostalgia, fosse meno faticoso o migliore del presente.

«ci vorrebbe un vento bagnato
che riempia gli spazi,
lasciati all’agonia dell’infinito
che spenga il bagliore dato a questo sole»

A volte si, servirebbe un aiutino esterno. Un vento favorevole che ci sappia sospingere, guidare, che non sia necessariamente bello e perfetto – potrebbe anzi essere per certi versi difficile (bagnato) e ricco di ostacoli – ma che permetta di muoversi.

Un vento che non ci faccia sentire vuoti e che ci permetta di apprezzare le cose che ci capitano, vedendo quanto di buono ci sia. E senza pensare a quanto di buono ci potrebbe o sarebbe potuto essere, riempiendo a tutti i costi gli spazi lasciati dal vuoto dell’infinito.

Ogni tanto il cielo si riempie di nuvole, magari piove, ma il Sole continua a risplendere, illuminando la via o abbagliandola: ciò che cambia è la mentalità e il punto di vista rispetto al bagliore che diamo al nostro Sole.

Ti trovi d’accordo?

Questa è la mia interpretazione e spero di averti dato uno spunto per pensare… se ti va commenta l’articolo e dimmi che ne pensi 🙂

Un libro sul tema: Il gabbiano Jonathan Livingston.

Vuoi vedere altri significati? Vai qui!

 

Il video della canzone

Ti interessa acquistare l’album?

Link diretto ad amazon:
Contro un’onda del mare (1996)

 

Ti interessano gli accordi?

Vai agli album
Vai all’elenco dei brani

Un like alla pagina facebook è sempre gradito 🙂

Precedente A cuore scalzo - Accordi Successivo La favola di Adamo ed Eva:
il significato della canzone di Max Gazzè