Disordine d’Aprile:
il significato della canzone di Max Gazzè

QUAL È IL SIGNIFICATO DEL BRANO Disordine d’aprile?

Dopo questo articolo su il solito sesso, ho deciso di avviare una rubrica con i significati delle canzoni di Max. A volte davvero intricati! Provo allora a dare una mia personalissima interpretazione: nasce da una mia idea e il significato non può che essere soggettivo! Non ha la pretesa di essere certamente l’originale motivazione e significato a cui pensavano Max e suo fratello Francesco quando scrivevano i testi. Pronti? Via!

I pollini volano nell’aria.. e non è piacevole per tutti!

Disordine d’Aprile (testo e accordi) è stata scritta da Tommaso Di Giulio, G.Baldi e Max Gazzè, pubblicata nel recente album Maximilian del 2015.

Aprile: per qualcuno un mese come gli altri, per qualcun altro identifica l’esplosione della primavera – e delle allergie causata dai pollini nell’aria. È un mese in cui ci si risveglia, le ore di luce aumentano e i colori prendono il sopravvento: rifioriscono anche gli amori (o la voglia di ritrovare un amore), nonostante qualche starnuto qua e là placato in parte dagli antistaminici! E mentre tutto si muove e riprende vita dal buio invernale, c’è chi pensa ad un partner – vecchio o attuale – chiedendosi «se vuoi perdere del tempo qui con me».
Cosa è allora Aprile? Un mese movimentato e rigenerante, ma anche confusionario e disordinato. Pollini, antistaminici, amori, ricordi, sole, lavoro… un disordine che in fin dei conti è la vita stessa!

«Il polline, come un esercito
di paracadutisti microscopici
scende lentamente sopra il prato
facendo a pezzi gli antistaminici»

Germogli, fioriture, microparticelle. Gli antistaminici da soli non bastano per contrastare quell’esercito di pollini che, nel pieno della primavera, si paracadutano dritti dritti nei nasi allergici.

«E poi: colpo di Stato
trasporta gli starnuti dove prima erano baci
su primavere allergiche il tempo che si scioglie
mi lascio affascinare da chi prima lo raccoglie
soltanto per poi perderlo
soltanto per trovare qualcuno, per cercare
e perdere quel tempo e perdersi cercando insieme»

Le allergie ti fregano! Raffreddori, mal di gola, moccio.. mica una bella cosa per chi vorrebbe persino baciare qualcuno! Fortunatamente le temperature diventano più miti, allontanando quel ghiaccio invernale e facendo spuntare germogli colorati.
E sai che c’è? Ci si può porre anche nei panni di un osservatore che, in disparte, guarda ciò che lo circonda apprezzandone l’evoluzione. Cosa manca? Un complice: qualcuno con cui condividere questa esperienza, qualcuno con cui perdere del tempo che – se condiviso – diventa magia.

«E non c’è rimedio al mio disordine d’Aprile
mi scuoto e mi rovescio per lavare via l’idea
che troppe cose siano nate con la data di scadenza»

Da queste frasi emerge un disordine prima di tutto mentale: una confusione che a tratti diventa paura. La paura che le cose – o le situazioni – non durino. Tutto sembra nascere con la data di scadenza preimpostata, tutto sembra destinato a perdersi, chiudere o finire.
Ma anche a rinascere: dopotutto Aprile è il mese in cui tutto sboccia nuovamente (per poi tornare a seccarsi e congelarsi… un ciclo infinito!).

«non ne ho mai abbastanza
di tornare a domandarti
se vuoi perdere del tempo qui con me
non c’è non c’è non c’è
E se le mie scuse ormai
non sanno più come forzare serrature
di sguardi e mani chiuse
mi manca il tuo sorriso»

Chi parla è un uomo innamorato che – in modo un po’ tormentato – vorrebbe accanto quella persona per lui speciale, con la quale perdere tempo. Perdere tempo solo agli occhi degli altri però: quando si passa del tempo con la persona a cui si vuole più bene, il tempo non è mai perso. Diventa emozione, sentimento, vita.
Tuttavia le “scuse” per coinvolgere quella persona sono ormai finite: sembra di forzare delle serrature con una chiave che non ha più filatura. E cercare un sorriso con una forzatura non è certamente una cosa facile…

«potessi temperarmi adesso il cuore
sanguinerei di certo, ma non avrai più dubbi
che tutto questo rosso sia per te»

Il testo chiude sostanzialmente con l’idea di un amore struggente (forse finito, forse non corrisposto, forse mai dichiarato) di cui probabilmente sarebbe meglio liberarsi: temperare il cuore come una matita per “ri-lucidare” la superficie e riniziare da capo. Sarebbe una cosa sanguinolenta, ma ehi: tutto quel sangue sarebbe per te! Lo vuoi capire o no? Perdi del tempo qui con me!

Stare con la persona amata non è mai una vera perdita di tempo

Una canzone molto particolare, questa nata dalla collaborazione tra Max e Di Giulio. Il significato non è immediato come quello di altri brani. Ciò che più trasmette è la voglia di trovare almeno un punto fisso in mezzo alla frenetica confusione della primavera: un partner col quale fermarsi, ritrovare un equilibrio e respirare passione. Altro che pollini e antistaminici!

Ti trovi d’accordo?

Questa è la mia interpretazione e spero di averti dato uno spunto per pensare… se ti va commenta l’articolo e dimmi che ne pensi 🙂

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Il video della canzone

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Maximilian (2015)
Gadzilla + La favola di Adamo ed Eva

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