Del tutto personale:
il significato della canzone

QUAL È IL SIGNIFICATO DEL BRANO Del tutto personale?

Dopo questo articolo su il solito sesso, ho deciso di avviare una rubrica con i significati delle canzoni di Max. A volte davvero intricati! Provo allora a dare una mia personalissima interpretazione: nasce da una mia idea e il significato non può che essere soggettivo! Non ha la pretesa di essere certamente l’originale motivazione e significato a cui pensavano Max e suo fratello Francesco quando scrivevano i testi. Pronti? Via!

Del tutto personale (testo e accordi) è stata scritta da Francesco e Max Gazzè, pubblicata nel 2000 nell’album Gadzilla (o Max Gazzè).

Siamo circondati dalla frenesia e dalle passioni a bruciapelo: quelle che durano talmente poco da non lasciare nessuna particolare emozione o ricordo. Non è meglio fermarsi per godere degli attimi che ci riserva la vita? Quello che conta è ritagliarsi i propri spazi a poco a poco, senza inciampare in una ruota da criceto che gira sempre più veloce, ma senza portarci da nessuna parte.

«Oggi sono stanco,
dormo ancora nel pomeriggio, il sonno mi giova
Lentamente giungono i segnali dell’immensità.
Settembre riposa.
Ho giocato a vivere così
Bevendo il passato a sorsi brevi»

L’inverno si avvicina, a chiusura di un’estate stancante ma soddisfacente. Si riposa un po’, si sogna e si annusa la grandezza dell’universo. A settembre, fine dell’estate, sembra si stia chiudendo una lunghissima giornata che porta con sé il buio per tornare in letargo. L’autunno è alle porte e con esso anche quella nota malinconica del tempo che passa e si ripete. Ma il passato, se ricordato a piccole dosi, amplifica l’esperienza e rende tutto più magico.

«Delle poche cose che conosco
Farò mare pescoso
Dove l’esca dei miei ricordi
Troverà sempre qualcosa
Lascerò quello che non conosco
Alla curiosità degli altri
Ora che la mia dignità è del tutto personale»

Non è importante sapere tutto di tutto. È meglio invece godersi le proprie passioni e approfondire su queste le proprie conoscenze, imparando il possibile. Delle proprie esperienze, ricordi, amori e conoscenze è bello farne un mare pescoso: non fermarti nella superficie, approfondisci più che puoi ciò che ti appassiona e ti incuriosisce. Il resto, se puoi, lascialo agli altri.
È così che ognuno si ritaglia la propria dignità e acquisisce autostima.

«Io sono felice di una felicità
Cresciuta a poco a poco
Una musica che sento senza vedere
[…]
Forse è meglio non andare mai oltre le mani
O perdere tempo con le illusioni»

A volte quando si cammina immersi nei propri pensieri, sembra di sentire persino una musica che ci accompagna mentre lo sfondo si sfoca. Come nei film. Non buttare via quella sensazione, perché stai vivendo il tuo incanto. Stai vivendo un attimo di felicità conquistato passo dopo passo.
E non cercare di fare sempre il passo più lungo della gamba, o di vivere solo di illusioni: potrebbero essere pericolose e inutili perdite di tempo.

Spesso si cerca la sostanza delle cose in chissà quale futuro indefinito: ci vorrebbero più soldi, più esperienze, più amicizie, più viaggi, più di questo e di quello. Invece potresti guardare quello che già hai e godertela appieno, respirandone ogni attimo. Ed ecco la tua personale dignità.


Ti trovi d’accordo?

Questa è la mia interpretazione e spero di averti dato uno spunto per pensare… commenta l’articolo se ti va e dammi la tua opinione 🙂

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Il video della canzone

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